Acqua fritta.

Torno su un tema già ampiamente trattato, ma che non può e non deve essere dimenticato.

Lo spunto questa volta è un commento dell’amico Gianni Comoretto al post ‘Acqua Fritta’ del blog Oggi Scienza. Per i pigri che non vogliono cliccare il link, riporto il commento di seguito.

PS: da leggere anche l’ottimo post di Gianni sulle denunce omeopatiche… ovvero, chi senza guadagnarci un soldo (anzi, rimettendoci) si permette di spiegare le varie truffe che si nascondono dietro le ‘terapie alternative’ (alternative alla guarigione) si ritrova nei casini perchè le multinazionali dell’acqua fresca si arrabbiano e minacciano querele…

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Due casi sul perché non si deve (curare una non malattia con una non medicina – NdR).
1. Amici che si curano con l’omeopatia. Gente seria, che non si sognerebbero di usarla per cose gravi, ma di fronte ad una tonsillite della figlia hanno proseguito con le goccioline magiche anche dopo i canonici tre giorni. Risultato: nefrite settica. Un medico internista mi conferma che i casi di nefrite da stafilococco, spariti da 40 anni, stanno ricomparendo, grazie alla passione per le medicine alternative
2. Conoscente cinquantenne, molto impegnata socialmente. Si ammala di polmonite, ma si sa gli antibiotici fan male, big pharma ecc. E quindi giù omeopatia. Si decide a ricoverarsi quando quasi non respira più. Muore dopo due giorni.
3. L’omeopatia viene proposta come cura seria per affezioni serie. Anche per il cancro, per intendersi, o come alternativa a basso costo nei paesi poveri.
Se l’omeopatia viene usata RIGOROSAMENTE solo per cose che guariscono da sé, e solo finché non ci sono rischi di complicazioni, bene. Ma se passi il messaggio che funziona, poi è inevitabile la si usi anche per cose VERE, al posto di farmaci veri. Da parte di persone che si convincono che è vero che funzioni, non avendo altro strumento di giudizio che l’opinione diffusa (i medici da questo punto di vista non sono troppo protetti). E i risultati non possono che essere quelli descritti sopra.

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Informazioni su Claudio Casonato

Naufragato su questo pianeta mentre ero in viaggio tra Sirio e Nibiru, ho dovuto nascondere la mia identità nei panni dell’umano Claudio, classe 1962. Vivo a Novi Ligure (AL) da quando ero bambino. Dopo il servizio militare nell’Arma dei Carabinieri, ho iniziato a lavorare nell’industria delle vernici, prima in un gruppo americano, poi in uno olandese, con incarichi che hanno spaziato dalla ricerca e sviluppo al marketing all’IT. Attualmente mi occupo di prevenzione e sicurezza in una azienda, sempre di vernici, in provincia di Alessandria. Adoro leggere di tutto un po’, soprattutto fantascienza e fantasy, ed ho un forte interesse per libri e riviste di carattere scientifico. Nel 2005 scoprii il CICAP, e grazie al loro aiuto e supporto, alle letture scientifiche aggiunsi l’attività di divulgazione che mi hanno portato a curare una rubrica su un periodico e su un sito web locali, ad organizzare varie conferenze, spettacoli di magia della scienza per i bambini, ed addirittura un libro... potete trovare i dettagli a questo link: http://goo.gl/ef4XsF
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Una risposta a Acqua fritta.

  1. PalleQuadre ha detto:

    Quindi la omeopatia miete vittime come qualsiasi altra buffonata.Il problema è che la medicina tollera ste stronzate, ma probabilmente per l'effetto placebo che da se usata insieme alle altre medicine

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