SENZA BARRIERE – In Italia, dal 2014, c’è un’associazione che si batte per il riconoscimento di una figura professionale il cui ruolo, per molti aspetti, risulta ancora controverso: il lovegiver, un assistente sessuale formato per accompagnare la persona disabile nel percorso di scoperta del proprio corpo e della sessualità.
Per un disabile la sfera sessuale risulta spesso inaccessibile e questo può essere motivo di forte frustrazione. Le barriere sono di vario tipo, in primo luogo sociali, come ricorda Valentina Cosmi, sessuologa clinica della Società italiana di Sessuologia e Psicologia. “Si pensa, sbagliando, che un persona con un deficit fisico o mentale sia disconnessa, che non abbia pulsioni o desideri e che non possa entrare in relazione con l’altro a livello affettivo e sessuale. Si tratta di idee errate.
La sessualità è un aspetto che riguarda ognuno di noi, in ogni fase della propria vita”, spiega la sessuologa. Il mancato…
View original post 581 altre parole