Alla base dei disturbi di ansia sembra esserci un meccanismo di eccessiva generalizzazione degli stimoli potenzialmente pericolosi. Crediti immagine: martinak15, Flickr
SCOPERTE – Se una notte ci troviamo a camminare da soli in una zona malfamata di una città, un rumore simile a uno sparo ci mette certamente in allerta. Quando c’è la possibilità di un pericolo, sembra dire il nostro cervello, la prudenza non è mai troppa: meglio spaventarsi per niente che ignorare le indicazioni di un possibile rischio.
Eppure nelle persone ansiose questo meccanismo sembra estendersi ben oltre i contesti pericolosi, anche quando le conseguenze possono essere negative. Secondo una ricerca pubblicata su Current Biology, l’ansia non si limita a indurre la scelta di un comportamento più sicuro, ma modifica la percezione della realtà.
Diversi studi sul disturbo da stress post-traumatico hanno suggerito che alla base dell’ansia possa trovarsi un’eccessiva generalizzazione: quando un suono, un’immagine…
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