Nell’idea dei suoi fondatori l’ANVUR dovrebbe funzionare come contraltare all’autonomia dell’università per valutare il merito di ciò che viene prodotto. Crediti immagine: Public Domain
L’Italia – denunciava qualche mese fa il fisico Giorgio Parisi dalle pagine di Nature – “trascura gravemente la sua ricerca di base”. La polemica non è certo nuova. Finanziamenti ridotti all’osso, troppa burocrazia, criteri di valutazione poco trasparenti: chi conosce e vive quotidianamente i problemi della ricerca italiana avanza da tempo queste lamentele sulle sue condizioni precarie. Ma quali sono i fondi che il nostro Paese riserva alla ricerca, e in che modo sono distribuiti alle diverse università? In una serie di articoli approfondiremo i dati sui finanziamenti alla ricerca italiana, i tentativi di valutazione e le loro criticità. Partendo proprio da chi ha il compito di stabilire i criteri per l’attribuzione dei fondi.
APPROFONDIMENTO – Il compito è di quelli tosti: valutare la qualità…
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