Di Giulia Negri
Il nostro Pianeta si sta riscaldando, e la vita su di esso deve cercare in qualche modo di adattarsi alle nuove condizioni, in continua evoluzione. Ma se il global warming dovesse procedere in questo modo, senza rallentare, allora molte specie potrebbero avere difficoltà a tenere il passo. Secondo Fredrik Jutfelt, professore associato del Dipartimento di Biologia della Norwegian University of Science and Technology’s (NTNU), “sembra che in questo caso l’evoluzione sia più lenta del riscaldamento globale”. Jutfelt è a capo del gruppo di ricerca alla NTNU che ha pubblicato i risultati di uno studio sul tema sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science. Per quattro anni si sono dedicati a capire come il danio zebrato, un piccolo pesce tropicale d’acqua dolce detto anche pesce zebra (Danio rerio) e ampiamente usato come specie modello per gli studi scientifici, si adatti ai climi più caldi, e in particolare ai periodi estremamente torridi. “Si tratta del più ampio esperimento sull’evoluzione artificiale che sia mai stato effettuato sui vertebrati con particolare riferimento alla tolleranza al calore”, ha sottolineato Jutfelt in un comunicato.

Per quattro anni si sono dedicati a capire come il danio zebrato, un piccolo pesce tropicale d’acqua dolce detto anche pesce zebra (Danio rerio) e ampiamente usato come specie modello per gli studi scientifici, si adatti ai climi più caldi, e in particolare ai periodi estremamente torridi. “Si tratta del più ampio esperimento sull’evoluzione artificiale che sia mai stato effettuato sui vertebrati con particolare riferimento alla tolleranza al calore”, ha sottolineato Jutfelt in un comunicato.
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