Solida e liquida allo stesso tempo: è uno stato inedito dell’acqua scoperto di recente da un team di scienziati statunitense. L’acqua superionica si presenta come un reticolo cristallino di atomi di ossigeno in cui gli atomi di idrogeno sono liberi di muoversi come un fluido. Questo stato si manifesta a temperature di migliaia di gradi e a pressioni di milioni di atmosfere, condizioni estreme che non sono presenti sulla Terra. Queste sono invece il tipo di condizioni riscontrabili all’interno di pianeti come Urano e Nettuno dove quindi l’acqua potrebbe presentarsi sotto forma superionica.
La scoperta pubblicata di recente su Nature conferma una predizione fatta a Trieste nel 1999 da un gruppo di ricerca dell’ICTP (International Centre for Theoretical Physics) e della SISSA (International School for Advanced Studies) e in collaborazione col Max Planck Institute di Stoccarda. Il risultato, pubblicato su Science, fu un grande successo per i mezzi di calcolo limitati dell’epoca e trova oggi il suo definitivo coronamento a 19 anni di distanza. Abbiamo intervistato Erio Tosatti, fisico teorico a capo del team che previde l’esistenza dell’acqua superionica nel 1999.
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